Barbie Movie: cavalcando l’onda del fenomeno Barbie
‘I’m a Barbie girl, in a Barbie world’ cantavano gli Aqua nel lontano 1997, cavalcando l’onda del fenomeno Barbie.
Nel Luglio 2023 la musica è cambiata e l’iconica bambola nata nel 1959 in casa Mattel, è diventata, quasi, realtà nelle mani della regista Greta Gerwig e grazie all’interpretazione della fotonica Margot Robbie.
Barbieland si è esteso a macchia d’olio o faremo meglio definirla macchia di inchiostro rosa che sta colorando il mondo in total pink. Sebbene il primo trailer ebbe l’effetto di produrre un grande scetticismo, basato soprattutto sul timore che la pellicola fosse basato su luoghi comuni, personaggi poco di tridimensionali e superficialità, Barbie Movie è tutt’altra storia.
Gia dalla scena iniziale, con l’esplicito omaggio al capolavoro 2001 ‘Odissea nello spazio’ di Stanley Kubrick, capiamo l’imponenza che Barbie (e tutte le donne) vuole nella società. Spaziando tra femminismo , patriarcato e machismo,
Barbie è più che un giocattolo con cui divertirsi, cambiare abiti e vivere nella monotonia che la società ci impone.
Barbie vuole molto di più, scopre un nuovo mondo che la porta verso la libertà, la scoperta di se stessa, la sicurezza di non appartenere a nessuno. Ognuno di noi deve definire il proprio modello perfezione e imperfezione.
Sentiremo ancora tanto parlare di Barbie movie con i Botteghini che esplodono in pieno luglio e le sale stracolme di gente vestita di rosa.
In fondo ognuno di noi ha almeno un capo rosa nel proprio armadio e questo è il momento giusto per indossarlo, in fondo come citava un famoso film di Lindsay Lohan : “il rosa crea dipendenza”, come darle torto?
Barbie sarà anche life in plastic, ma le emozioni che che ha regalato sono vere e attuali, e sarebbe questo mondo privo di pregiudizi ed etichette ad essere veramente fantastic.