31 Dicembre 2021: è tempo di bilanci.

Se dovessi descrivere l’anno appena passato con una foto, lo descriverei esattamente con “The First Embrace”, la foto del danese Mads Nissen, vincitrice del World Press Photo of The Year. La foto mostra un’anziana abbracciata da un’infermiera per la prima volta in cinque mesi attraverso una tenda di plastica in una casa di riposo a San Paolo in Brasile, durante la pandemia da Coronavirus.

The First Embrace – Mads Nissen

Un’immagine iconica che fissa un momento straordinario di ogni vita: un abbraccio. Un gesto troppe volte dato per scontato e che adesso manca più che mai. L’abbraccio rappresentato nello scatto è la rappresentazione della separazione che ha caratterizzato ogni singolo essere umano del pianeta in questi mesi. In quell’abbraccio si riesce ad intravedere la vulnerabilità di ognuno di noi. Il nostro essere così piccoli infondo dinanzi alla grandezza di un virus che continua ancora oggi a mettere in ginocchio il mondo intero.

Lo avevano definito “l’anno della rinascita“, con l’approvazione dei vaccini e la conseguente visione di uno spiraglio di luce in fondo al tunnel. Certo, se solo tutti avessero deciso di guardare infondo a quel tunnel.

31 Dicembre 2021 e in Italia sono ancora tante, troppe le persone non vaccinate. Una scelta personale, questo è vero, ma che condiziona l’intero Paese oggi costretto ancora una volta a richiudere i battenti di quelle attività che hanno visto quello spiraglio di luce spegnersi nel giro di pochissimi mesi e a distanza di pochissimi giorni dal più grande e attesissimo evento dell’anno.

Basta guardare attentamente la foto di Nissen per capire il senso di solitudine che oggi torna a pervadere l’animo di ognuno di noi. Cene e pranzi di Natale scanditi da tamponi negativi, viaggi annullati, la costante ansia di aver incontrato tra le strade della città o nei bar un contatto positivo e, ancora una volta, nessun abbraccio, per proteggere noi stessi e gli altri.

Nonostante tutto però, il 2021 è stato l’anno dei legami. I legami persi, quelli ritrovati e quelli nati che invece sembrano esistere da una vita intera. Ogni legame porta con sé un bagaglio di memorie indelebili che pian piano riempiono l’album dei ricordi delle nostre vite. Non parlo solo dei ricordi legati alle foto, ai video, ai post pubblicati sui social. Parlo dei momenti vissuti offline, di quelle storie che non riesci a raccontare a tutti, che porti dentro di te e che non ti è facile condividere con chiunque. E sono proprio quei legami ad unirci alle persone che davvero contano nella nostra vita. Gli affetti, quelli veri.

In queste giornate fatte di bilanci e buoni propositi tiriamo fuori i ricordi più belli, come si fa con le foto che un tempo le nostre mamme o le nostre nonne nascondevano nei cassetti dei grandi armadi. Sì, proprio quelle li, quei grandi pacchi di foto che quasi tenevi con fatica tra le mani. E in un anno così particolarmente strano anche riuscire a distinguerli questi ricordi risulta complicato.

365 giorni. Così pochi se si pensa all’innumerevole quantità di cose successe nel mondo: dalla politica, alla sanità, al mondo della cultura e dello spettacolo. E poi c’è il mondo della moda, che con tutto lo staff del Maiorano Magazine abbiamo cercato di raccontarvi quanto più possibile.

Ognuno di noi, con il tempo scandito dai propri irrefrenabili momenti di vita, ha cercato di darvi il meglio di sé. In questo viaggio c’è chi si è aggiunto da pochi mesi, chi è cresciuto tanto e chi, nonostante le mille difficoltà non ha mai abbandonato la nave. Tutti uniti da un’unica passione. Scrivere, raccontare, raccontarsi e soprattutto, cercare nel miglior modo possibile, anche solo con una foto o una notizia “flash”, di farvi compagnia.

Oggi ringrazio voi lettori, i fedelissimi e i nuovi arrivati, per il vostro esserci, anche solo per qualche minuto sul nostro “pezzo” di casa.

Ringrazio l’intero staff del Maiorano Magazine, per il supporto reciproco e i sogni in comune. Grazie per la passione, il talento, l’amore e soprattutto la volontà che mettete in ogni cosa che fate.

Ringrazio il mio 2021, che seppur non terminato nel migliore dei modi, mi ha segnata, mi ha cambiata e mi ha dato la possibilità di cadere più volte, farmi male e farmi ritrovare sempre la forza di rialzarmi.

Non so cosa il 2022 ha in serbo per noi. So però nel mio piccolo, che a definirci oggi, sono proprio quei ricordi che abbiamo sfogliato fino ad ora, quei piccoli momenti, quelle grandi avventure vissute insieme. Nel bene e nel male. Continueremo a creare nuovi ricordi e a scrivere altre storie per sognare sempre più in grande.

Come ogni anno ringrazio chi c’è, chi c’era e chi ci sarà.

E allo scoccare della mezzanotte ciò che davvero vi auguro, dopo questi 365 giorni, è solo quello di farvi una promessa: ciò che vi fa star bene, ogni volta che potete.

Buona Fine e Buon Principio.

Maiorano Magazine.