“La Moda veste la Pace 2021”: premio a Santo Versace
“Ha sempre favorito l’inclusione sociale attraverso il sostegno e la promozione di nobilissimi progetti di solidarietà”: è questa la dichiarazione del direttore del Centro Alti Studi dei Diritti Fondamentali dell’Uomo di Afg, Nicola Paparusso sul perché sarà conferito a Santo Versace il Premio la Moda veste la Pace 2021 che tornerà con una nuova edizione il prossimo 24 novembre. L’evento, ospitato e patrocinato dall’Unar-Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali della presidenza del Consiglio dei Ministri, si celebrerà come ogni anno a Bruxelles nella sede del Parlamento Europeo e a Roma presso la Sala delle Adozioni Internazionali della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
E così dopo Valentino Garavani e Giorgio Armani insigniti del riconoscimento rispettivamente nel 2018 e nel 2020, è il turno quest’anno di Santo Versace, insieme al calciatore della Roma Ebrima Darboe e alla giornalista Sabika Shah Povia.
La decisione è stata annunciata dal direttore dell’UNAR- Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Triantafillos Loukarelis e da Marietou Dione, presidente di African Fashion Gate, laboratorio permanente d’iniziative culturali e interventi contro le superstiti forme e gli episodi di razzismo, discriminazione ed esclusione nel mondo della Moda, delle Arti, dello Spettacolo e dello Sport con sedi in Europa, Africa e Stati Uniti.
Fratello maggiore di Gianni e Donatella Versace, Santo Versace è da sempre conosciuto per la sua poliedricità. Sin da subito si interessa non solo alla fashion industry ma anche all’ambito politico e culturale. Presidente fino al 2018 della Fondazione Operation Smile Italia, l’impegno di Santo Versace va ben oltre la casa di moda della Medusa. Ambasciatore non solo del Made in Italy nel mondo, Santo Versace è un vero e proprio ambasciatore di solidarietà. Grazie al suo operato sono state tante le persone liberate dal dolore e dall’emarginazione nel corso degli anni perché, per l’imprenditore calabrese, anche nel sistema moda c’è spazio per l’inclusione, l’integrazione e soprattutto per il bene verso il prossimo.
“Riconoscimenti come il Premio la Moda veste la Pace hanno il merito di accendere i riflettori sull’importanza dell’impegno di ciascuno di noi per la tutela e l’applicazione dei diritti umani, la salvaguardia dei principi di uguaglianza e di parità di trattamento” ha dichiarato il Direttore dell’Unar Triantafillos Loukarelis. Un premio che conferito a Santo Versace, conferma ancora una volta quanto sia forte il legame tra moda e solidarietà.
Marialessia Sforza