“La vita è troppo breve per vestirsi noiosi” Jeremy Scott
Durante la sua carriera ha portato in passerella abiti tutt’altro che monotoni, bensì ricchi di quell’humour che lo contraddistingue, perché, secondo la visione dell’eccentrico stilista, la moda ha senso solo se porta felicità.
“La vita è troppo breve per vestirsi noiosi“, questo è il motto di Jeremy Scott.
Nato nel 1975 in un paesino vicino a Kansas City. Compiuti i 18 anni, parte per New York dove frequenta il Pratt institute di Brooklyn, e, dopo essersi laureato con una collezione ispirata dal disastro nucleare di Chernobyl, si trasferisce nella tanto ambita Parigi.
Qui viene assunto come assistente di Jean Paul Gaultier e inizia a far parlare di se facendosi fotografare insieme a Karl Lagerfeld ad eventi esclusivi. Alla fine degli anni ’90 Jeremy Scott fonda il suo marchio, imponendosi da subito come il nuovo enfant prodige grazie alla collezione “Rich white women” del 1997 considerata un’audace risposta a tutti coloro che ritenevano le sue creazioni talmente stravaganti da non poter essere indossate.
Le sue sfilate sono riservate a un pubblico di nicchia, seguite da party segreti a cui partecipano solo importanti celebrities.
Per diversi anni ha ideato collezioni per diversi brand è realizzato capsule con marchi di prestigio e non.
Dopo essere stato corteggiato da molte case di moda, nel 2013 accetta l’incarico di direttore creativo per Moschino, sostituendo Rossella Jardini. Lo stilista ha debuttato alla fashion week di Milano con la collezione A/I 2014-15. Già dalla prima sfilata lo stile della maison viene completamente rivoluzionato, mantenendo però la visione di Franco Moschino.
Le collezioni sono caratterizzate dall’humor e dall’ironia tipiche dello stilista italiano, in un caleidoscopio di colori, cartoons, loghi, leather e digital patterns. McDonald’s, Spongebob, Barbie, Graffiti e Looney Toons: ogni sfilata ha un suo fil rouge collegabile al backgroung pop dello stilista. Oltre a vestiti e accessori, Jeremy ha anche curato la creazione del profumo “Moschino Toy” la cui bottiglia è un orsacchiotto di peluche.
Nel giugno 2015, Moschino ha partecipato a Pitti Immagine 88 a Firenze come “Menswear guest designer” dove ha sfilato la sua musa Katy Perry.
Grazie al suo estro, Jeremy Scott è riconosciuto internazionalmente come uno dei designer più innovativi, originali e irriverenti. Non solo! La novità dell’anno e che il regista russo Vlad Yudin ha voluto girare un film documentario sulla sua vita intitolato “Jeremy Scott: The People’s Designer”, in uscita il 18 settembre durante la London Fashion week.