Lunga, alta o stretta arriva: La cintura
È opinione comune che i dettagli fanno la differenza, e quando si parla di moda si pensa agli accessori. Quelli con cui sbizzarrirci sono tantissimi e in continua evoluzione, ma ce n’è uno, insieme a borse e scarpe, che può essere definito l’esempio più completo: la cintura.
È strano pensare che un semplice oggetto, tecnicamente definito “una striscia di materiale flessibile o lavorato per renderlo tale”, possa modificare completamente un abito tanto da farlo sembrare addirittura un altro capo.
Con origini tanto antiche da risalire alla preistoria, la cintura è, oggi, un oggetto irrinunciabile sia per uomini che per donne.
La moda cambia ma la cintura resta.
Una vita segnata da una doppia faccia: grande utilità e semplice ornamento.
Nasce con la necessità di distinguere i gradi militari, religiosi o civili e per agganciare le fodere delle spade o appenderci le armi, in modo da lasciare libere le mani.
Le donne “scoprirono” la cintura solo durante il Rinascimento, quando servì per sostituire i corpetti rigidi e particolarmente scomodi con tuniche morbide e leggere.
È proprio da questo momento che comincia l’evoluzione di uno dei must have della moda.
Questo accessorio può adattarsi a qualsiasi look. Partendo dagli infiniti materiali con cui viene creata: pelle, corda, catena, gomma, plastica, cuoio, camoscio, pitone e vernice, continuando con i connotati che assume, sottile o spessa, flessibile o rigida, tanto decorata da poterla definire quasi un gioiello, o semplicissima.
Finendo, poi, con i mille modi in cui può essere indossata, si coglie il motivo per cui, ancora oggi la cintola sia un accessorio essenziale: la sua versatilità.
Una cintura ha milioni di benefici: personalizza e rimodella gli abiti, valorizza le forme del corpo, orna e trasforma il look e sostiene pantaloni, gonne e vestiti.
Si dice che le regole base per indossarla siano due: deve essere abbinata alle scarpe e non deve superare i 10 mm di altezza, ma si sa, la moda è in continua evoluzione, tra cambiamenti e ritorno al passato.
Negli anni 50 questo accessorio è protagonista indiscusso delle passerelle, per poi nascondersi, poco dopo, dietro foulard e sciarpe, e risorgere di nuovo.
Può essere indossata su minidress o vestiti da sera, particolarmente decorata per arricchire un abito semplice o classica per rimodellarlo.
Gli stilisti hanno sempre dimostrato come la cintura possa cambiare stile e funzione: Hermès ci presenta il classico modello bicolore, con la fibbia a forma di H, Givenchy il modello a bustier, Marc Jacobs riesce ad incorporare alla cintura anche la borsa, Prada ne porta in passerella il modello artigianale, personalizzato da materiali preziosi, quali oro o argento invecchiato.
E come non ricordare Louis Vuitton, Gucci, Fendi e Burberry che ne presentano il modello base, caratterizzato semplicemente dal motivo che contraddistingue il brand.